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Scegliere il pellet migliore: tutto quello che c’è da sapere

Il pellet è un combustibile sempre più in uso, ma che richiede una scelta accurata: sul mercato ne esistono diverse tipologie, che possono più o meno adattarsi alle esigenze di ciascuno.

In questa guida, ti daremo preziose indicazioni per aiutarti a capire qual è il pellet migliore in base alle tue necessità e disponibilità.

Pellet migliore: quali caratteristiche deve avere

Il pellet è un agglomerato di scarti della lavorazione del legno. Viene venduto in sacchi, ed è utilizzato per caldaie e stufe. Si tratta di un combustibile naturale ed ecologico, ed è ad alto rendimento economico: è efficiente e permette di risparmiare.
Per ottenere i maggiori benefici dal pellet, sia di risparmio che di efficienza, è importante ponderare bene la scelta su quale acquistare.
In linea generale, un pellet di qualità ha una forma liscia e regolare, e all’interno della sua confezione non deve essere presente del legno in polvere. Inoltre, il pellet migliore, per essere giudicato tale, deve anche avere le opportune certificazioni, gli estremi di qualità, e le indicazioni di provenienza.
Per individuare il miglior pellet, inteso anche come più adatto alle proprie esigenze, bisogna anche aver presente che è il tipo di legno a fare la differenza nella combustione, nella resa calorifica, e in altri importanti aspetti.
Un altro elemento da considerare nel valutare il miglior pellet, è il fatto che quelli misti, cioè con molti legni mescolati, sono di solito di scarsa qualità, ed hanno una resa minore.

Come scegliere il pellet migliore in base al legno

Nel paragrafo precedente, abbiamo indicato come scegliere il pellet migliore in base ai principali parametri da valutare. Abbiamo sottolineato, tra le altre cose, che un buon pellet deve avere un’alta percentuale di una sola o poche tipologie di legno. Ma qual è il legno più adatto per il pellet? Questo dipende dalle esigenze di ognuno, ed è per questo che è importante conoscere le principali caratteristiche dei tipi di legno con cui questo combustibile può essere realizzato.
Tra i diversi tipi di pellet che possiamo scegliere in base al legno, troviamo:

  • Pellet di faggio: è considerato di altissima qualità. Ha una potenza calorifica decisamente alta, ma anche il difetto di consumarsi rapidamente, lasciando parecchia cenere. Ad ogni modo, è tra i pellet più consigliati dagli esperti.
  • Pellet di abete: è tra quelli più richiesti dai consumatori, e possiamo trovarlo sia ottenuto con abete rosso che bianco. Ha una resa calorifica davvero ottima, e produce poca cenere. Inoltre, brucia con lentezza e quindi consente di risparmiare molto.
  • Pellet misto faggio e abete: è un buon prodotto, con il quale potrai beneficiare delle caratteristiche di entrambi i tipi di legno. Devi però verificare in quanta percentuale essi siano presenti, rispetto agli altri scarti di legno impiegati nel realizzarlo. La quantità di entrambi i legni può avere percentuali che variano a seconda del produttore.
  • Pellet di castagno: anch’esso è ottimo, lascia davvero poca cenere, ma è più raro ed ha un costo più alto rispetto agli altri pellet.
  • Pellet di conifere: realizzato con due o più tipi di legno di conifere (sequoie, abete, pino, larice) in proporzioni variabili, si può ritenere di medie prestazioni, e ha un costo molto accessibile.
  • Pellet con legni misti: per essere ritenuto dalle prestazioni accettabili e non di cattiva qualità, è importante che nella realizzazione del mix siano stati utilizzati soprattutto le tipologie di legno prima descritte: abete, larice, pino, faggio, sequoie ma anche rovere.

Scegliere il pellet migliore in base alla provenienza geografica

Anche la provenienza geografica incide sulla qualità del pellet. La conformazione ed il clima del territorio, il tipo di coltivazione, i trattamenti di lavorazione e le normative vigenti sono fattori che influiscono considerevolmente. Per quanto riguarda le normative, ci sono Paesi dove le leggi in materia sono più permissive, e altri in cui le procedure da seguire sono più rigide e quindi più in grado di offrire un prodotto di qualità.

In tal senso, il pellet Made in Italy, fatto nel territorio italiano con legno prodotto in Italia è sicuramente un’ottima scelta. Anche il pellet tedesco e quello austriaco sono considerabili tra i più affidabili.

Il pellet migliore ha le opportune certificazioni

Per scegliere il miglior pellet, è importante anche prestare attenzione alle certificazioni presenti sulla confezione. Per esempio:

  • In Italia, i pellet riconosciuti tra i migliori hanno la certificazione Pellet Gold;
  • In Austria, è la certificazione ÖNORM a fare la differenza;
  • In Germania, i migliori pellet possono essere individuati dall’attestazione Din Plus.

Inoltre, il marchio EN Plus presente sulle confezioni dei pellet realizzati nell’Unione Europea, garantisce che tali combustibili sono stati ottenuti rispettando determinati standard produttivi e qualitativi.

I pellet con il marchio EN Plus vengono inoltre differenziati in tre sottocategorie: A1, A2, e B.
In base a questa classificazione, i pellet migliori appartengono al tipo A1, quelli del tipo B sono invece i meno performanti, e sono ideali per usi industriali.

Le certificazioni permettono quindi di avere la certezza che il pellet sia di buona qualità, ma anche che non contenga pericolosi agenti chimici, come le vernici o la formaldeide.

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