Il Conto Termico 2.0 rappresenta un fondamentale strumento per ottenere incentivi volti all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili per edifici o singole unità immobiliari. Introdotto nel panorama normativo italiano attraverso il Decreto Ministeriale del 28 dicembre 2012 e successivamente rivisto con il Decreto Ministeriale del 16 febbraio 2016, questo meccanismo offre un rimborso che può coprire fino al 65% delle spese sostenute per interventi che rispettano i requisiti tecnico-amministrativi previsti.
A differenza dell’ecobonus, il Conto Termico non costituisce una detrazione fiscale dalle tasse, ma un rimborso economico erogato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Il GSE, incaricato dallo Stato per gestire questo tipo di incentivo, promuove la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e si occupa della gestione delle pratiche relative all’ottenimento degli incentivi.
Chi può beneficiare del Conto Termico?
I potenziali beneficiari includono sia le pubbliche amministrazioni, come gli ex istituti autonomi per le case popolari e le cooperative edilizie, sia i privati e le imprese. Per quanto riguarda questi ultimi, possono accedere all’incentivo i proprietari dell’immobile, gli affittuari o altri soggetti che abbiano la disponibilità dell’immobile, previa autorizzazione da parte del proprietario.
Quali interventi sono ammessi?
Gli interventi agevolabili includono la sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore, generatori a biomassa e sistemi ibridi, nonché l’installazione di collettori solari termici e la sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore. Questi interventi devono rispettare i requisiti tecnici stabiliti dal Decreto Conto Termico del 16 febbraio 2016.
Come avviene la liquidazione degli incentivi?
Dopo aver concluso i lavori e pagato le relative fatture, è necessario seguire una procedura per richiedere l’incentivo al GSE. Questo processo prevede la registrazione e la gestione dell’account nell’Area Clienti GSE, la compilazione e l’invio della richiesta di incentivo, fornendo tutti i documenti richiesti, come le fatture e i bonifici che dimostrino i pagamenti effettuati.
Una volta attivato il contratto, l’erogazione degli incentivi avviene tramite bonifico bancario all’IBAN fornito in fase di presentazione dell’istanza. Gli importi dell’incentivo possono essere erogati in un’unica soluzione o in rate annuali, a seconda dell’importo e della durata prevista del periodo di incentivazione.
Scadenza e Cumulabilità
Non esiste una scadenza prestabilita per la presentazione delle richieste di incentivo, ma il GSE stanzia 900 milioni di euro all’anno fino ad esaurimento fondi. È importante notare che il Conto Termico non è cumulabile con altri incentivi di natura statale, ad eccezione dei fondi di rotazione, di garanzia e dei contributi in conto interesse.
In conclusione, il Conto Termico rappresenta un’opportunità significativa per ottenere incentivi per interventi volti all’efficienza energetica e alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Pur richiedendo una procedura più complessa rispetto all’ecobonus, offre tempi di recupero dell’incentivo più brevi e la possibilità di cedere l’incentivo alle ESCO, rendendolo una scelta da prendere in considerazione per chiunque miri a migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile.
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