Bonus 2021 sull’acquisito della stufa a pellet
La stufa a pellet rappresenta un apparecchio tecnologicamente avanzato per riscaldare gli ambienti di casa.
Acquistandola è possibile di godere di una significativa detrazione fiscale oppure di uno sconto immediato in fattura.
Tali benefit sono previsti esclusivamente per gli acquisti e gli interventi effettuati entro l’ultimo giorno del 2021.
Per maggiori informazioni sull’argomento invitiamo a proseguire la lettura del presente articolo.
Bonus ristrutturazione: che cos’è e come funziona
Effettuando lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, oppure di restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione sulle parti comuni di un condominio, o su singole unità immobiliari a uso residenziale è possibile beneficiare del bonus ristrutturazione.
Tale agevolazione permette di risparmiare sulla spesa dei lavori attraverso una detrazione fiscale del 50%. Il tutto fino a un importo massimo di 96.000 euro di spesa. Per cui la detrazione fiscale massima è di 48.000 euro.
Se nel periodo in cui si effettuano i lavori si acquista una stufa a pellet, anche tale acquisto rientra tra le spese detraibili. Le altre spese che possono contribuire alla detrazione fiscale riguardano:
- L’acquisto di tutti i materiali necessari ai lavori
- Lo svolgimento dei lavori
- Perizie, sopralluoghi e altre operazioni correlate ai lavori
- La relazione di conformità dei lavori
- L’imposta sul valore aggiunto
- L’imposta di bollo
- I diritti per le concessioni
- Le autorizzazioni
- Le denunce di inizio dei lavori
- Gli oneri di urbanizzazione.
Ecobonus: cosa c’è da sapere
Se non sono previsti lavori di rinnovamento, ma semplicemente si acquista una stufa a pellet con lo scopo di riscaldare casa, c’è la possibilità di godere dell’ecobonus 65%.
Permette di ottenere il 65% di detrazione fiscale sull’acquisto, spalmata in 10 anni con identico importo. Per il 2021 l’importo massimo detraibile è pari a 30.000 euro.
Per ricevere tale benefit occorre rispettare le seguenti condizioni:
- La stufa deve avere un rendimento nominale minimo dell’85%.
- Deve rispettare i limiti di emissioni del D.lgs. 152/2006 o delle delibere regionali.
- Porte e finestre di casa devono rispettare i limiti massimi di trasmittanza termica stabiliti nel D.lgs. 192/2005.
- L’impianto di riscaldamento deve già essere presente.
Invece, è possibile godere di un ecobonus del 110% spalmabile in 5 anni nel caso in cui acquisto e installazione della stufa a pellet si effettuano nel mentre ci sono altri lavori che riguardano l’edificio (che riguardano determinati interventi di isolamento termico e di sostituzione degli impianti di riscaldamento).
Sconto in fattura: le principali caratteristiche di questa agevolazione
Acquistando una stufa a pellet c’è la possibilità di godere di uno sconto direttamente in fattura pari al 65%.
Inoltre, per via dell’ecobonus 110% menzionato nel paragrafo precedente, se oltre all’acquisto e installazione della stufa si effettuano contemporaneamente dei lavori riguardanti l’edificio (di isolamento termico e sostituzione degli impianti di riscaldamento), in alternativa alle detrazioni fiscali del 110% è possibile chiedere lo sconto immediato in fattura del 100%.
Va anche precisato che facendo la richiesta dello sconto in fattura, quest’ultimo non può avvenire in automatico. Il rivenditore della stufa a pellet ha infatti la facoltà di scegliere se farlo o meno.
Le modalità di pagamento per le detrazioni
A prescindere dal tipo di detrazione per la stufa a pellet alla quale si ha diritto, per usufruirne occorre rispettare queste condizioni:
- Il beneficiario che non è titolare di reddito di impresa, è tenuto a pagare le spese sostenute attraverso il bonifico postale o bancario detto “bonifico parlante“.
- Il beneficiario che è titolare di reddito di impresa non ha l’obbligo di pagare mediante il bonifico parlante. Può anche usare una modalità di pagamento differente, purché diversa da quella in contanti.
In tutti i casi, nell’effettuare il pagamento occorre fornire le seguenti informazioni:
- Causale del versamento
- Codice fiscale di chi beneficia della detrazione
- Codice fiscale o partita IVA del beneficiario del pagamento
- Numero e data delle fatture.
La documentazione necessaria per le agevolazioni
Per legge, bisogna conservare tutta la documentazione riguardante l’acquisto e l’installazione della stufa a pellet per almeno 10 anni, un arco di tempo nel quale potrebbero essere effettuati dei controlli da parte del personale incaricato.
Parte di questa documentazione fa riferimento al certificato che indica dei dati tecnici e quelli riguardanti il livello di miglioramento termico dell’abitazione. Tale attestato viene rilasciato dal tecnico incaricato ad effettuare i lavori per l’installazione.
A tale riguardo vale la pena evidenziare che, per ottenere una delle agevolazioni prima descritte, l’installazione può essere effettuata soltanto da uno specialista autorizzato.
Ultimati i lavori da parte del tecnico e completati i pagamenti, una copia della documentazione va inviata alla società ENEA entro 90 giorni dall’installazione.